Doppio livello by Stefania Limiti

Doppio livello by Stefania Limiti

autore:Stefania Limiti [Limiti, Stefania]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Chiarelettere
pubblicato: 2013-03-13T23:00:00+00:00


Gli amici neri di Licio Gelli

Licio Gelli ha coltivato diverse amicizie pericolose nel mondo dei neri. Secondo un maestro del giornalismo d’inchiesta, Marco Nozza,424 il fatale incontro tra neofascisti e massoneria avvenne quando si incrociarono i destini di Licio Gelli e dell’ordinovista Loris Facchinetti, collaboratore dell’Aginter Press e fondatore nel 1969 di Europa civiltà. Era il 20 settembre 1970 e si ritrovarono tutti al Palazzo dei Congressi di Roma. Facchinetti sedeva al tavolo della presidenza e il Gran maestro Lino Salvini diede un caloroso benvenuto ai fratelli di Europa civiltà. Nel ’72 il Grande Oriente acquistò la quota di minoranza della Atanor, casa editrice di Europa civiltà, i cui soci di maggioranza erano lo stesso Facchinetti, Valtenio Tacchi e Mauro Tappella, successivamente ammessi nella Loggia Lira e Spada.

Le spericolate relazioni di Gelli con il mondo dell’eversione nera sono state ampiamente riscontrate dalla Commissione Anselmi, sostanzialmente sulla base delle tre distinte informative su Gelli firmate da Emilio Santillo,425 capo dell’Antiterrorismo. Durante gli anni della strategia della tensione, in particolare nel periodo tra il 1970 e il 1974, Gelli svolge un’intensa opera di relazioni con qualificati esponenti dell’eversione nera.

Nell’ordinanza di rinvio a giudizio per la strage del treno Italicus si legge che fino all’agosto 1974 la P2 si presentava come «il più dotato arsenale di pericolosi e validi strumenti di eversione politica e morale». Proprio in quegli anni, tra il 1974 e il 1976, Gelli «tentò la creazione di due nuove formazioni politiche, la Destra nazionale e il Nuovo partito popolare»,426 operazioni sostenute dal servizio segreto clandestino Anello per stabilizzare un quadro politico incerto.

È stato documentato con certezza un coinvolgimento significativo di Licio Gelli e di uomini della loggia nel tentativo golpista attuato la sera del 7 dicembre 1970 dal principe Borghese (secondo il pentito Paolo Aleandri, ex appartenente a Ordine nero e tra i fondatori di Costruiamo l’azione, fu proprio Gelli a impartire il famoso contrordine).427 Gelli si vantò di aver favorito la nomina di Miceli al vertice del Sid, fatto che precede di poco il tentativo insurrezionale guidato dal principe nero Valerio Borghese.428 Molti dei personaggi che nel golpe ebbero un ruolo non secondario appartengono alla Loggia P2 o alla massoneria: Duilio Fanali, assieme ad altri imputati per il golpe, come Lo Vecchio, Casero, De Jorio. Altre fonti poi riconducono alla massoneria sia Salvatore Drago, accusato di aver disegnato la pianta del ministero dell’Interno, sia il costruttore Remo Orlandini, che l’ispettore Santillo, nella sua terza nota informativa, aveva già indicato come appartenente alla Loggia P2.

Il giornalista Norberto Valentini, che ha raccolto le confidenze del capitano Tonino Labruna nel suo libro La notte della Madonna,429 disse che quest’ultimo gli impedì qualsiasi riferimento al ruolo del Venerabile: «Labruna attribuiva a Gelli il ruolo di eminenza grigia, mi disse che erano state fatte indagini su di lui ma che vennero messe a tacere. Labruna volle che nel libro non si dicesse niente su Gelli. Mi disse che ne temeva le conseguenze. È questo il motivo per cui nel libro nulla si dice di Gelli, o aggiunsi qualcosa all’ultimo momento, ma qualcosa di molto sfumato».



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